In occasione delle giornate europee del Patrimonio, il giorno 25 settembre 2021, la sede di Forlì dell’Archivio di Stato ha dato vita ad una visita/conferenza sul tema dell’infanzia abbandonata dal titolo: Vite ignorate. gli esposti nei documenti dell’Archivio di Stato di Forlì-Cesena.
L’interessante materiale d’archivio esposto, selezionato dal personale di via Dei Gerolimini di Forlì, ha rivelato storie di bambini, bambine, famiglie ed enti che hanno dato vita a difficili vicende di abbandono e ospitalità tra il XVII secolo e gli anni ’30 del ‘900.
I registri di ingresso agli istituti, gli elenchi delle balie, le relazioni sullo stato dell’infante al momento del “ritrovamento”. I suoi vestiti, Di toccante interesse sono risultati gli oggetti che spesso accompagnavano il bimbo: piccole cose che in futuro avrebbero dato la possibilità ai genitori di riconoscere inequivocabilmente, e quindi di reclamare il ragazzo o la ragazza. Si tratta di medagliette tagliate a metà, santini e addirittura carte da gioco dimezzate in modo da poter poi essere riunite senza timore di errori al momento di un eventuale ricongiungimento.
Costanza Virginia Maria Divergenti, battezzata il 24 settembre 1864, aveva seco per segnale un orecchino di otone dorato mancante della pietra appeso ad un cordoncino di siniglia rossa. La sua appare una storia a lieto fine. Sui registri risulta infatti che la bimba fu restituita l’anno successivo e riconosciuta dai genitori in seguito all’atto di matrimonio dello Stato civile di Forlì.