Nato col significato di podere, residenza signorile di campagna, fondo rustico con caseggiato, il latino villa è divenuto col tempo il contrapposto a civitate, ovvero città, fino ad indicare un preciso agglomerato di campagna. Un piccolo centro rurale, un villaggio.
Villanova, ha probabilmente una storia in comune con Villafranca e San Martino in Villafranca. La storia gravita attorno al fiume Montone, alla sua rettifica e alla sua bonifica.
Alcuni toponimi, antichi e attuali, ricordano come la zona tra i Romiti e Faenza, fosse in gran parte palude. Parliamo ad esempio del Cassirano, della via Padulli e dell’antica Laguna Cava, oggi solo Cava. Ingenti interventi idraulici portarono alla bonifica della zona e all’inserimento del Montone nell’alveo del rio Cosina che descriviamo più approfonditamente nel quartiere Villafranca. Probabilmente, proprio in seguito alla realizzazione degli interventi di bonifica, venne a crearsi l’opportunità di nuove terre da sfruttare. Nacque quindi una villa nuova per la quale non è da escludere che il nucleo originario potesse essere proprio l’insediamento della manovalanza addetta alle opere idrauliche,
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