Antonio Polloni, su Toponomastica Romagnola, definisce il nostro Vecchiazzano, un bel prediale rustico popolare difficilmente riferibile a un nome proprio, bensì derivato dal latino vetus, terreno vecchio, sodaglia incolta e persino antico e abbandonato. L’idea che traspare è principalmente quella di un fondo stanco, infruttuoso e dismesso; poco, a nostro avviso, per una zona già popolata quando Forlì era solo una malsana palude alluvionale.
Nell’ottica dell’interpretazione data dal Polloni, vorremmo dare maggiore risalto al significato di antico, legando il toponimo a qualcosa di riconducibile ad un’età molto lontana. Il materiale d’appoggio è valido, qualitativamente e quantitativamente. Durante gli scavi dell’acquedotto di Romagna sono tornati alla luce interessanti insediamenti neolitici, mentre sulla terrazza che sovrasta la confluenza tra i fiumi Rabbi e Montone (zona parcheggio ospedale Pierantoni) abbiamo una testimonianza dell’età del bronzo col famoso sito della Bertarina. Infine, sulle pendici del vicino monte Poggiolo, la fanno da padrone i ritrovamenti di selci riconducibili al paleolitico inferiore. Una memoria forte ed antica.
Una curiosità: abbiamo riferimenti al toponimo Vecchiazzano in atti del XII secolo raccolti nel Libro Biscia di San Mercuriale. In quel tempo la nostra zona era già considerata “vecchia”…
Ma vogliamo dare una chance anche a quel prediale che il Polloni definisce difficilmente riferibile a un nome proprio: un’eventualità che non possiamo escludere a priori. Anche se la voce è meno autorevole in materia, il Casadei, nella sua famosa guida Forlì e dintorni, pensa proprio che …Vecchiazzano dev’essere nome possessorio di fondo rurale appartenente ad un Veclezio. A supporto di quest’ipotesi vanno le tracce di insediamenti rustici romani che Antonio Santarelli rilevò alla fine dell’800. Un toponimo fondiario o prediale è di solito costituito da un antroponimo, toponimo che trae cioè origine da un nome di persona: quasi sempre un gentilizio romano o, più raramente un cognomen. Per dirlo in modo più semplice, si tratta di un’antica proprietà fondiaria riconosciuta in toponomastica grazie a un suffisso latino (parte finale della parola) che nella maggior parte dei casi si identifica in “ano”. Ed ecco Magliano, Durazzano, Vecchiazzano…
Voci correlate al quartiere Vecchiazzano:
L’antico ponte sul fiume Rabbi a Vecchiazzano