UN UOMO, UN SOVIETICO, UN COMUNISTA HA VOLATO NELLO SPAZIO.
Propaganda lotte e società dal 1955 al 1973 attraverso i manifesti del P.C.I. forlivese.
Forlì, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea, casa Saffi, via Albicini 25. Dall’11 dicembre 2021 all’11 febbraio 2022 .
Mostra a cura di Marta Magrinelli e Fabrizio Monti. Collaborazione grafica: Giulia Covino.
Jurij Alekseevič Gagarin è il primo uomo a volare nello spazio, un sovietico, un comunista. E’ il 12 aprile 1961. La notizia della storica impresa arriva anche a Forlì e la conquista del cosmo sembra proporre la superiorità del modello sovietico. Lo stesso giorno la federazione forlivese del PCI stampa un manifesto che esalta l’epico evento. Il comunismo, portando l’uomo nello spazio, lo ha in realtà saldato per sempre al centro del mondo: La vita è diventata più preziosa. Incontenibile esplode il desiderio di pace. Più stridenti divengono i contrasti prodotti dallo sfruttamento e dall’oppressione coloniale. Noi comunisti italiani sentiamo, oggi più che mai, quanto sia grande ed immediata la lotta per fare dell’Italia un paese moderno, al passo con la civiltà e libero dallo sfruttamento capitalista. Vada ai popoli sovietici la gratitudine di quanti credono nel socialismo, nel progresso scientifico e nelle capacità dell’uomo.
L‘iconografia muraria del PCI forlivese fra i primi anni Cinquanta e tutti gli anni Sessanta risente, com’è ovvio, del clima di guerra fredda in cui le ideologie del XX secolo si fronteggiano su temi globali quali le guerre dell’imperialismo, il colonialismo, il pericolo nucleare e la gara alla conquista dello spazio siderale, appunto. Ma non c’è solo questo. La selezione di manifesti in esposizione, parte di una più ampia raccolta conservata dall’Istituto storico della Resistenza di Forlì e Cesena, mostra – manifesta – come la Federazione forlivese, senza mai perdere di vista la dimensione mondiale, non tralasciasse temi di interesse nazionale e, soprattutto, locale. Troviamo così testimonianza della battaglia politica ed elettorale del PCI forlivese contro gli avversari di sempre, la Democrazia cristiana e i repubblicani attaccati alla “scrânaza”, ma anche le lotte in difesa del lavoro e dei lavoratori, condotte contro le politiche aziendali di alcune realtà produttive del territorio (Arrigoni, Battistini, Foma, Eridania e Mangelli) dall’inizio degli anni Sessanta e per tutto il decennio successivo. Alla drammaticità della crisi occupazionale, si aggiungono temi come quello della repressione, che vede congiunti studenti e operai in scioperi promossi dal locale PCI, quello della lotta contro i rigurgiti fascisti e, in generale, le contraddizioni di una società in veloce trasformazione.
L’evento è stato preceduto dalla mostra fotografico-documentale dal titolo: Lotte, Feste e Società. Immagini del P.C.I. forlivese, 1945 – 1960. Selezione di fotografie delle vicende e della vita del PCI forlivese, stampate su legno, parte di una mostra originariamente allestita per la Festa de l’Unità del 1970.