ULISSE
l’arte e il mito
Forlì, Musei San Domenico, 15 Febbraio – 21 Giugno 2020. Prorogata sino al 31 ottobre 2020.
Comitato scientifico presieduto da Antonio Paolucci. Direzione generale: Gianfranco Brunelli. Mostra a cura di: Francesco Leone, Fernando Mazzocca, Fabrizio Paolucci, Paola Refice. Progetto di allestimento a cura di: Studio Lucchi e Biserni, Forlì; Wilmotte et Associés, Parigi.
A due soli anni di distanza dalla vittoria del Global Fine Art Awards con “L’Eterno e il Tempo” nella categoria Best Renaissance, Baroque, Old Masters le grandi mostre forlivesi tornano sul podio del prestigioso premio americano. E’ stato infatti assegnato alla mostra “Ulisse. L’arte e il mito” il premio della settima edizione del Global Fine Art Awards nell’ancor più competitiva ed ambita categoria Best Ancient. Duemila gli eventi artistici selezionati, sia di carattere tematico che monografico, provenienti da 5 continenti e 18 paesi di tutto il mondo. 116 i nominati.
La mostra che i Musei San Domenico di Forlì hanno proposto per il 2020 è di quelle che solo i grandissimi musei internazionali sanno programmare. La sfida è confermare il grande livello espositivo che in 15 anni Forlì ha saputo creare, grazie alla forza propulsiva e culturale della Fondazione Cassa dei Risparmi e alla regia di Gianfranco Brunelli, che dei progetti espostivi della Fondazione è il responsabile. Il tema affrontato dalla mostra è quello di Ulisse e del suo mito, che da tremila anni domina la cultura dell’area mediterranea ed è oggi universale. Mito che si è fatto storia e si è trasmutato in archetipo, idea, immagine. E che oggi, come nei millenni trascorsi, trova declinazioni, visuali, tagli di volta in volta diversi. Specchio delle ansie degli uomini e delle donne di ogni tempo.
La grande esposizione ai Musei San Domenico di Forlì presenta oltre 200 opere tra le più significative di ogni tempo. Dall’antico al Novecento. Pittura, scultura, miniature, mosaici, ceramiche, arazzi e opere grafiche ricomprendono il viaggio di Ulisse come viaggio dell’arte. A partire dall’Ulisse di Sperlonga, risalente al I secolo d.C., immagine simbolo della mostra, nella suggestiva ambientazione della chiesa di San Giacomo si possono ammirare il Concilio degli dei di Rubens, la Circe invidiosa di Watterhouse, il cavallo statuario di Mimmo Paladino, le Muse inquietanti di De Chirico e tantissime altre straordinarie opere.
Una menzione particolare va alla nave greca arcaica di Gela. Databile VI V secolo a.C. è tra le più antiche al mondo. Fu rinvenuta nel 1988 nel mare di Contrada Bullara al largo di Gela a 5 metri di profondità. Le parti recuperate raggiungono una lunghezza di 17 metri e una larghezza di 4,30.
Di assoluto prestigio sono le collaborazioni e i prestiti di Musei nazionali e internazionali. Tra i quali: il Musée d’Orsay di Parigi, la Royal Academy di Londra, il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, il Metropolitan Museum of Art di New York, i Musei Vaticani, le Gallerie degli Uffizi di Firenze, Gallerie d’Italia, Università di Ginevra..
Ad accogliere i visitatori nel piazzale antistante la Mostra c’è un grande cavallo di Troia: icona evocativa in chiave “pop” del mito di Ulisse. Progettato dallo studio Lucchi & Biserni è alto 6 metri, lungo 6,20, largo 1 ed è stato realizzato in alluminio e vetroresina. L’invito, per chi lo desidera, è quello dello scatto ricordo del grande viaggio nell’arte e nel mito realizzato nel 2020 ai Musei San Domenico di Forlì.