SILVER SIROTTI

di Marino Mambelli

Silver Sirotti è uno degli eroi più amati dai cittadini forlivesi. Lo è per la sua storia, per il sacrificio della giovanissima vita, per l’enorme coraggio. Vittima nell’attentato dell’Italicus del 4 agosto 1974, Sirotti morì nell’incendio del treno dopo aver portato in salvo alcuni passeggeri. La morte lo aggredì mentre imbracciava coraggiosamente un estintore nel tentativo di salvare altre persone. Non aveva ancora 25 anni. Nel 1975, con Decreto del Presidente della Repubblica, gli fu conferita la medaglia d’oro al valore civile. Nell’attentato di matrice neo fascista o neo nazista morirono 12 persone e 44 rimasero ferite.
I colpevoli non sono mai stati puniti.

Un giovanissimo Silver Sirotti posa sorridente.

Nato a Forlì il 2 settembre 1949 e residente in via Carlo Brighi nel quartiere Musicisti Grandi Italiani, Silver si diplomò nel 1968 all’Istituto Tecnico Industriale di viale Della Libertà. Poco tempo dopo perse il padre e dovendo pensare alla madre e al fratello Franco (più giovane di lui di 11 anni) decise di partecipare ad un concorso indetto dalle Ferrovie dello Stato. Grazie al superamento di quella prova fu assunto come controllore. Il giorno 3 agosto del 1974 doveva essere di riposo dal turno di lavoro, ma uno scambio di favori tra colleghi lo portò ad essere in servizio notturno sull’Italicus. Da Roma verso Monaco attraverso le Alpi. Il treno, lungo e affollato di vacanzieri ed emigrati, fermò in più stazioni. A Firenze una valigia bomba fu caricata e collocata in seconda classe, nella carrozza 5. L’ordigno era stato preparato per esplodere all’1 e 25 a Bologna, città simbolo delle Amministrazioni “rosse. Ma un ritardo sulla tabella di marcia modificò i tempi di percorrenza e la strage si consumò al termine della galleria appenninica nelle vicinanze della stazione di San Benedetto Val di Sambro. A circa 20 chilometri dal capoluogo emiliano romagnolo.

L’edizione speciale del Telegiornale della Rai annuncia, con Tito Stagno, la terribile notizia dell’attentato all’Italicus. Clicca sull’immagine per vedere il video originale Rai.

Lo scoppio distrusse la carrozza 5 e innescò un grande incendio. Sirotti non era in quel vagone e quindi si salvò. Il suo istinto, però, non fu quello di mettersi in sicurezza allontanandosi dall’incendio, ma di corre in soccorso di chi era intrappolato tra le fiamme e tra i rottami del convoglio. Riuscì a mettere in salvo un paio di giovani passeggeri e nuovamente si precipitò, imbracciando l’estintore, nel vagone avvolto dalle fiamme. Quel gesto di altruismo estremo gli risulterà fatale.

La Presidenza della Repubblica gli conferì nel 1975 la medaglia d’oro alla valor civile, con la seguente motivazione: Controllore in servizio, in occasione del criminale attentato al treno Italicus non esitava a lanciarsi, munito di estintore, nel vagone dov’era avvenuta l’esplosione per soccorrere i passeggeri della vettura in fiamme. Nel nobile tentativo, immolava la giovane vita ai più alti ideali di umana solidarietà. Esempio fulgido di eccezionale sprezzo del pericolo e incondizionato attaccamento al dovere, spinti fino all’estremo sacrificio.

Nella sua città oggi un parco porta i suo nome. E’ il parco Silver Sirotti in via Ribolle nel quartiere Ca’ Ossi. Ogni anno al suo interno si svolge la cerimonia ufficiale per ricordare l’eroico sacrificio del giovane forlivese, le vittime dell’attentato all’Italicus e di tutti gli attentati terroristici. Al campo sportivo Morgagni si svolge da alcuni anni anche il Memorial Silver Sirotti, una partita di precampionato che vede sfidarsi in amichevole le formazioni del Forlì e del Cesena. Anche una via porta il suo nome: è nelle vicinanze della stazione ferroviaria.

47° anniversario della strage dell’Italicus. Manifestazione all’interno del parco Silver Sirotti. Nell’occasione fu distribuito un volume che all’interno conteneva la storia del parco e un capitolo dedicato al giovane eroe forlivese. Da sinistra il sindaco di Forlì Zattini, don Davide Medri (parroco di San Pio X), Gabriele Zelli (coautore del volume), Franco Sirotti (fratello di Silver) e il direttore di Forlipedia Marino Mambelli (coautore del volume). Agosto 2021.

Il giorno 9 maggio 2024 il Senato della Repubblica ha ospitato la celebrazione del Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice, istituito con legge n. 56/2007. Per sottolineare il grande valore del gesto eroico di Silver, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiesto alla famiglia Sirotti di intervenire in sua presenza. La cerimonia ha avuto inizio quando hanno fatto ingresso nell’Aula di Palazzo Madama il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Senato Ignazio La Russa e il Presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana. Presenti in Aula il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, il Presidente della Corte Costituzionale Augusto Barbera, i Ministri degli Affari Esteri Antonio Tajani, dell’Interno Matteo Piantedosi e dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.

Franco Sirotti, il fratello più giovane di Silver, è presente ad ogni manifestazione che ricordi il congiunto. Promuove iniziative che tengano viva la memoria del grande sacrificio e collabora con le Istituzioni pubbliche. Nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario della morte del fratello ha fornito a Forlipedia una poesia inedita composta da una ex compagna di scuola di nome Marna che pubblichiamo con orgoglio.

Italicus (a Silver Sirotti)
Parevi di sale quando brillavano gli occhi,
ricordo quel viso appoggiato sui banchi.
Crescevi lontano da brutte avventure
viaggiavi e partivi,
amavi sognare;
coriandoli in aria lanciasti quel dì,
la vita correva seguendo la via
giravi la testa e quel treno partiva.
Bruciava la vita quel giorno d’agosto,
bruciava e sentivi che dovevi far presto.
Tremava la vita che piano lasciavi, ma quanto coraggio,
perché ci speravi?
Lasciasti la vita quel giorno infuocato
e mentre sparivi pregavi più forte,
libera il corpo, arriva la morte…
Riposi sepolto in uno squallido posto,
la vita hai giocato per l’amore che hai addosso.
Un vuoto hai lasciato come esempio per noi
piangiamo i ricordi, rimangon gli eroi.

Bibliografia:
Un sentito ringraziamento a: Franco Sirotti e ai bibliotecari della Aurelio Saffi di Forlì.
Valter Bielli, Vladimiro Flamigni Domenico Guzzo. Ladigacivile. L’Emilia-Romagna di fronte alla violenza politica e al terrorismo: storia, didattica, memoria. Immagini della violenza politica nell’Italia degli anni Settanta.
Comune di Forlì. A cura dell’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea di Forlì-Cesena. Eventi di memoria.
Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo: cerimonia in Senato alla presenza del Presidente della Repubblica
Rai Play. Italicus: memorie di una strage

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