Un quartiere giovanissimo, istituito a Forlì attorno alla metà degli anni ’90 sottraendo al territorio dei Romiti l’area che circondava la chiesa di San Benedetto al di qua del fiume Montone. Anche l’edificio ecclesiastico di via Lughese, dedicato al santo di Norcia, e di recente costruzione.
Per sfuggire alla fama di un suo primo miracolo, Benedetto si ritirò in una grotta nelle vicinanze di Subiaco, dove visse per tre anni sottoponendosi alla più rigida disciplina ascetica e praticando la mortificazione del corpo.
Fu chiamato a dirigere un monastero, ma le sue regole ferree fecero sì che subisse un tentativo di avvelenamento. Fondò 12 monasteri e sventò, per doti sovrannaturali, un secondo avvelenamento. Decise quindi di realizzare un monastero di nuovo stampo con una Regola da lui stesso redatta. Era il monastero di Montecassino, dove, secondo la tradizione, morì nel 547.
La regola di San Benedetto si riassume nel precetto ora et labora, ovvero prega e lavora. La chiesa festeggia il santo il giorno 11 luglio. Nel 1947 papa Pio IX proclamò San Benedetto patrono d’Europa.
Voci correlate a quartiere San Benedetto:
Alla trattoria della via Lunga con Tolstoj, Dostoevskij e don Arturo (libro)