Il 28 ottobre del 1994 Rita Levi Montalcini (1909 – 2012) onorò la città di Forlì della sua presenza. La senatrice a vita e premio Nobel per la medicina 1986, partecipò ad una manifestazione contro il razzismo organizzata nel palazzo comunale da Comune, Provincia, Regione, Provveditorato agli studi, Amnesty International e dal Comitato per il cinquantesimo anniversario della Resistenza e della Liberazione. Montalcini, che era ebrea, causa le leggi razziali fu costretta ad emigrare e in seguito si salvò grazie alla generosità di famiglie fiorentine che ospitarono/nascosero lei e la sua famiglia. Fornì il suo supporto alla Resistenza e prestò la collaborazione di medico volontario agli Alleati.
All’evento forlivese del 1994 furono invitate alcune classi del Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci Di Calboli e dell’Istituto tecnico Saffi. La scienziata incontrò cittadini e studenti nel salone comunale richiamando tutti ai valori della libertà e dell’uguaglianza per non dover assistere al ripetersi dei tragici eventi che tutti conosciamo. La cronaca forlivese del Resto del Carlino di quei giorni testimonia che: nell’occasione distribuì simbolicamente, 20 passaporti europei contro il razzismo ad altrettanti rappresentanti degli studenti. Il documento invitava il possessore a resistere contro ogni atto di intolleranza. Affinché la scuola e la giustizia del nostro Paese siano accessibili a tutti senza distinzione di etnia, di nazione, di razza e di religione.
Non esistono razze, ma esiste il razzismo, disse. E lei ben lo sapeva. Un applauso interminabile accompagnò la conclusione del suo intervento.