Operaio di Carpinello nato nel 1924 catturato dai tedeschi durante operazioni di rastrellamento sull’Appennino Tosco Romagnolo.
Sull’Elenco dei Caduti delle Formazioni Partigiane custodito presso l’Anpi di Forlì leggiamo: Riconosciuto partigiano dell’8° brigata con ciclo operativo dal 15 settembre 1943 al 15 aprile 1944. Nome di battaglia Gorki. Fu tra gli iniziatori della lotta partigiana in pianura, partecipò alle prime azioni gappiste. Il 10 febbraio 1944 fece parte del gap che uccise in pieno giorno, il federale fascista di Forlì, Arturo Capanni. Dopo questa azione fu impossibile per lui rimanere a Forlì e si trasferì nell’8° brigata. Durante il Grande rastrellamento d’aprile, venne catturato al Muraglione e tradotto a Firenze dove venne fucilato il 3 maggio 1944.
Così racconta “Il Garibaldino” (già Clandestino) settimanale dei Partigiani romagnoli dell’8 settembre 1945: Militò nelle audaci formazioni G.A.P. e partecipò a diverse azioni. Scoperto dalla polizia fascista per la sua attività partigiana raggiunse l’8° Brigata Garibaldi “Romagna” nella quale sempre portò la sua diuturna opera sia nei combattimenti che nel duro servizio. Nel rastrellamento dell’aprile dello scorso anno Gorky fu preso dai nazi-fascisti, lo portarono a Firenze e lo sottoposero a torture inaudite. Volevano carpirgli i nomi dei compagni che ancora sugli inospitali monti tenevano accesa la fiaccola della libertà, ma egli non disse nulla. Le belve naziste ancora più furenti per il suo silenzio, informati dell’attività da lui svolta nella pianura forlivese lo fucilarono a Firenze il 5(!) maggio 1944.
Al suo nome è intitolata una strada che attraversa i quartieri Carpinello e Forniolo.