
Nel quartiere Branzolino a Forlì c’è una strada che porta lo strano nome di via Raia. Nei documenti della Commissione Toponomastica del 1964 si legge semplicemente: nome preesistente. Era infatti il nome della vicinale Raia. L’origine del toponimo è sconosciuta e le ricerche non ci hanno dato risultati soddisfacenti. Possiamo solo fare ipotesi.
Dal Comune di Muro Lucano, in provincia di Potenza, non hanno saputo darci indicazioni sull’origine della loro via Raia dei Monaci, mentre da Grimaldi, un paese in provincia di Caserta, hanno indicato la nascita del toponimo Raia come derivazione della pianta spinosa che vive in zone secche. Non a caso la zona Raia del Comune di Grimaldi confina con un’area chiamata Petrara. Assecondando quest’idea abbiamo effettuato ricerche sullo Zangheri, ma nella zona forlivese non abbiamo trovato alcuna pianta spinosa che possa in qualche modo giustificare la corrispondenza al toponimo.
Rado, in latino significa radere, raspare, grattare, raschiare. Quella in esame potrebbe essere stata una terra senza alberi, cioè rasa, povera, magari consumata da un incendio o periodicamente devastata da alluvioni. La presenza nelle immediate vicinanze del toponimo Prati della Minarda va a rafforzare questa plausibile ipotesi legandola soprattutto agli antichi tracciati del fiume Montone prima delle sue sofferte regimazioni. La corruzione da rada in raia è semplice. Il significato di radura, come lo spiega il Devoto Oli, è molto accattivante: …tratto di terreno privo o quasi di alberi e cespugli.
