A giudicare dal nome bisogna dire che in antico l’elevamento del terreno sul quale sorge la Chiesa (SS. Giacomo e Cristoforo di Poggio nda) fosse più pronunziato. I nomi seguono i capricci della fortuna, come tutte le altre cose. Alle volte una montagna passa senza nome attraverso i secoli mentre un cucuzzolo, destinato a sparire col tempo, lascia il suo nome ad una regione. Di questo podium o piede, o poggio, ora rimane quasi solo il nome, però doveva non solo essere visibile, ma anche seguito da una prolungata altura, se nella descrizione del 1371 è elencata la “villa Podii et Ayturani” con focolari 12. Questo Aiturano o Alturano, non è altro che una levatura, sotto la quale si favoleggiò che corresse una galleria congiungente le rocche di Barisano e Castel Lucio, o altre fortezze del tempo. Siamo all’inizio del ‘900 e la gustosa spiegazione del toponimo è tratta dal periodico La Madonna del Fuoco, l’autore è Adamo Pasini.
Il Marchesi, cronista del ‘600, scrive: sonovi ancora i vestigi di detto Castello (Barisano nda) con vie sotterranee, che guidavano da quello alla Chiesa. Lo stesso Pasini sottolinea: da fanciullo udii fra quella popolazione delle voci ispirate a quella leggenda. Sempre il Marchesi, raccontando un’azione militare compiuta nel 1283 da Guido da Montefeltro in Villa di Poggio, menziona una Bastia del Poggio.
Cos’è una bastia? E’ una piccola fortezza, solitamente costruita per sorvegliare un’area esterna ad un’opera maggiore, chiusa da un fossato e da un terrapieno. Già, un terrapieno… Il significato di poggio è essenzialmente quello di piccola altura, ma il latino podium è più ampio: rialzo, cumulo, base, zoccolo, podio, dove podio può significare piedistallo su cui si elevano edifici. E nella nostra ricerca, in una zona pianeggiante come quella in esame, il poggio perde decisamente terreno a favore di un più probabile podio. Un cumulo di macerie? Forse l’ingombrante base dell’antica bastia (o fortificazione): avanzo difensivo dopo una risolutiva ’incursione nemica.
In dialetto, come ci spiega l’Ercolani, il nostro quartiere Poggio viene chiamato anche la Poza… “L’appoggio”. Su cui i nostri avi costruirono e ricostruirono la fortificazione.
Ora, pensare al Poggio come ai resti della vecchia bastia realizzata al servizio del vicino castello di Barisano, rende meno fantasioso anche un collegamento sotterraneo tra fortezza e avamposto. Del resto i due luoghi sono veramente vicini. Ce lo ricorda l’Ercolani con un simpatico aneddoto. Da Poza a Barisan u j è una piseda ‘d can. Da Poggio a Barisano c’è una pisciata di cane. Si dice, infatti, che i campanili delle due chiese furono costruiti contemporaneamente e che i muratori, avendo un solo martello, se lo gettavano da un campanile all’altro.
Voci correlate al quartiere Poggio