PIAZZA AURELIO SAFFI

Piazza Aurelio Saffi. Foto Gianluca Guardigli per Forlipedia, anno 2018.

BREVE STORIA

La piazza principale di Forlì ha percorso oltre duemila anni di storia: da alveo di fiume esterno al foro romano a centro urbano civile e religioso. Cuore e termometro della città, sede di grandi eventi locali e nazionali. Una piazza bellissima, una delle più ampie e interessanti dell’intera Penisola, una vetrina di architettura e storia.

Piazza Aurelio Saffi. Nell’immagine si riconoscono il Municipio, la torre Civica e il monumento ad Aurelio Saffi. Cartolina spedita nel 1941. Raccolta Privata.

1180. Erezione del campanile di San Mercuriale.

1212. La grande area di proprietà dell’abate di San Mercuriale diventa ufficialmente area pubblica per il mercato.

1282. I ghibellini forlivesi, guidati da Guido da Montefeltro, sconfiggono i francesi di Papa Martino IV in uno scontro che Dante ricorda nel canto XVII dell’inferno come “sanguinoso mucchio”. Parte dei morti viene sepolto nel campo dell’abate dove verrà eretta un’edicola espiatoria chiamata “Crocetta”.

1488. Per volere di Caterina Sforza, alla quale era stato assassinato il marito Girolamo Riario, un famoso boia di nome Babone esegue le più atroci torture sul gruppo dei congiurati.

1616. Per volere del cardinale Rivarola viene abbattuta la Crocetta.

1636. Inizia la costruzione della colonna della Madonna del Fuoco al centro della piazza.

1797. Napoleone Bonaparte, in sella ad un cavallo bianco, entra trionfalmente nel cuore del capoluogo di Romagna. E’ il 4 febbraio, giorno della Madonna del Fuoco, al centro della piazza si erge una statua dedicata proprio all’immagine miracolosa. Poco distante dalla colonna consacrata, viene innalzato il primo albero della Libertà.

1909. Dopo vari tentativi viene rimossa la statua della Madonna del Fuoco e la colonna che la sorreggeva.

1921. Viene collocato al centro dell’ellisse il monumento ad Aurelio Saffi il forlivese che fu triunviro della Repubblica romana assieme a Giuseppe Mazzini e Carlo Armellini nel 1849. La piazza prende il nome del grande italiano/forlivese.

1932. Mussolini inaugura il secondo decennio dell’era fascista. E’ il 30 ottobre.

1938. Il re imperatore Vittorio Emanuele III si affaccia dal terrazzo del palazzo comunale ripreso dalle telecamere dell’Istituto Luce. E subito dopo si reca nella sede della pinacoteca comunale per inaugurare la mostra dedicata a Melozzo da Forlì, il pittore dei papi e degli angeli.

1944. Nei bracci dei lampioni situati di fronte alla Casa del fascio vengono appesi i corpi senza vita dei partigiani Silvio Corbari, Iris Versari, Adriano Casadei e Arturo Spazzoli. Rimarranno esposti per molto tempo.

1944. I bombardamenti degli alleati sono devastanti. Il 25 agosto la piazza viene dilaniata in più punti. Crolla anche il monumento a Saffi. La Liberazione di Forlì porta la data del 9 novembre 1944

Dopoguerra. In piazza Saffi il famoso musicista Secondo Casadei suona “Romagna mia” nella festa dei lavoratori del  primo maggio.

1961. La statua del triunviro forlivese Aurelio Saffi viene ricollocata al centro dell’ellisse.

1986. Karol Wojtyla, Papa Giovanni Paolo II, celebra la Santa Messa nella grande area di fronte ad una folla composta ed emozionata. Il Santo Padre battezza sette neonati e un centinaio di sacerdoti distribuiscono la Comunione.

2011. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita a Forlì, rende omaggio ad Aurelio Saffi.

Piazza Vittorio Emanuele (A. Saffi). Sullo sfondo da sx: il palazzo Talenti Framonti, la palazzina Albertini e il palazzo del podestà. Al centro la colonna della Madonna del Fuoco, oggi sostituita dal monumento dedicato ad Aurelio Saffi. Cartolina spedita nel 1900. Raccolta privata.

TOPONOMASTICA

La piazza centrale di Forlì è giunta al nome attuale attraverso significative trasformazioni odonomastiche e toponomastiche: sia popolari che ufficiali/amministrative.

Campo dell’Abate

Piazza Maggiore

Piazza Grande

Piazza Vittorio Emanuele II

Piazza Aurelio Saffi

Piazza St. Andrews’s

Piazza Aurelio Saffi

Per tutti: la piazza

ARCHITETTURA E URBANISTICA

Piazza Saffi è un’area di grande interesse urbanistico e architettonico che ha raggiunto la sua attualità, ad esclusione di interventi secondari, con un’intensa trasformazione urbanistica e architettonica realizzata nella prima metà del ‘900. Lungo la sua corona si affacciano edifici databili tra il  XV e il XX secolo. Del bellissimo palazzo comunale non si conoscono le origini.

1 Municipio Origini sconosciute. Aspetto attuale 1820 circa. Ing. Gottardo Perseguiti. Restauri XX secolo.

  • Francesco Menzocchi: affreschi nella sala delle Muse (o delle Ninfe), 1560 circa.
  • Antonio Galli Bibiena: scalone monumentale e sala”dei fasti” (del Consiglio comunale), 1761.
  • Felice Giani: tempere “Quartiere del podestà“, 1809.
2 Palazzo degli Uffici statali 1935 – 1936 Ing. Cesare Bazzani
3 Palazzo delle Poste 1931 – 1932 Ing. Cesare Bazzani.

  • Salone semicircolare per il pubblico. Lucernari.
  • Illuminazione interna originale Venini.
  • Bernardo Morescalchi. Scultura raffigurante una donna. Un tempo sorreggeva l’orologio.
  • Roberto De Cupis, inferriate alle finestre.
4 Abbazia di San Mercuriale Abbazia 1176 circa.

  • Lunetta romanica sul portale 1230 circa: l’Adorazione e il sogno dei Magi. Maestro dei Mesi di Ferrara.
  • Monumento a Barbara Manfredi (XV). Francesco di Simone Ferrucci da Fiesole, 1476.
  • Cappella Mercuriali (XVI). Affreschi di Livio Modigliani e reliquie di San Mercuriale in urna lignea.
  • Cappella Dei ferri (XVI), con la grande pala dell’Annunciazione di Marco Palmezzano (XV).

Campanile, 1180. Arch. Francesco Deddi. Isolamento 1941 Arch. Gustavo Giovannoni.

5 Chiostro di San Mercuriale Chiostro Vallombrosano XVI. Riadattamento 1941. Arch. Gustavo Giovannoni.

  • Cisterna XVII.
6 Palazzo “della Ras” 1949 – 1955 ing. Piero Portaluppi.
7 Palazzo Serughi Origini sconosciute. Aspetto attuale XVIII ing. Ruffillo Righini. Restauri del XX secolo.

  • Scalone XVIII
8 Palazzo Talenti Framonti Origine sconosciuta. Aspetto neoclassico da progetto dell’arch. forlivese Giuseppe Missirini (1775-1829).

Angolo flesso su via Baratti dell’ing. Cesare Bazzani, anni Trenta del 900. Restauri arch. Roberto Pistolesi XXI.

9 Palazzo Albertini XV/XVI. Ampliamento e aspetto attuale prima metà del XX, arch. Luigi Corsini, Arch. Ariodante Bazero.

  • Ringhiera e vetrata in ferro battuto. Fratelli Baldi Brisighella.
  • Transenna esterna in cotto piano secondo.
10 Palazzo del Podestà 1460, Matteo di Ricevudo (zio di Melozzo da Forlì). Aspetto attuale 1942, arch. Corrado Capezzuoli.
11 Monumento ad Aurelio Saffi 1921 Filippo Cifariello. Bombardamento del 1944, ripristino 1961.

Piazza Saffi divide la sua grande superficie tra i quartieri: RavaldinoSchiavonia San BiagioSan PietroCotogni.

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