Stiamo parlando di un territorio che, con molta probabilità, un tempo era un’unica grande proprietà. La massa era infatti un insieme considerevole di fondi rustici che presentava un’organizzazione unitaria, ma che aveva una famiglia diversa alla conduzione di ogni unità poderale. La proprietà era di un signore, di una chiesa, di un’autorità.
Massa è un toponimo molto diffuso, ne troviamo a Firenze, Lucca, Cesena, Ravenna (Massa Lombarda), Ferrara (Massa Fiscaglia)… Oltre trenta sono le città con quel nome. Numerose sono le presenze anche nel territorio di Forlì e della Romagna.
Curioso e interessante è il significato di Massa Trabaria, la cui origine è legata alla presenza di una grande porzione di territorio, tra Umbria e Marche, soggetto alla dominazione della Chiesa. Dagli alberi dei suoi boschi si ottenevano le travi, trabes, necessarie alla grandi costruzioni sacre.
Così spiega l’etimologico Zanichelli. Massa: grande possesso terriero. Da cui massaro, colui che coltiva un fondo, e masseria: vasto podere con fabbricati e servizi. Il latino massa, che originariamente significava ammasso, mucchio, viene ad indicare un complesso di fondi con le costruzioni annesse, e quindi un grande patrimonio terriero.