Una spettacolare deflagrazione ha definitivamente chiuso l’attività del piccolo “gigante dei Romiti”, il serbatoio pensile del Comune che da una quindicina d’anni aveva terminato il compito di distribuire acqua potabile, ma che ancora appariva affianco alle scuole di via Sapinia. Era alto 38 metri. Per la sua demolizione, che porta la data del 21 settembre 2017, sono stati utilizzati 5 chili di esplosivo.
Quando alla fine degli anni ‘50 nacque il quartiere “Ina Casa” della Cava, e ai Romiti cominciarono ad apparire i primi edifici del dopoguerra, sorse l’esigenza di reperire acqua potabile da destinare ai nuovi abitanti che, secondo le previsioni del Piano Regolatore, si preannunciavano numerosi. Tra il novembre 1958 e il gennaio 1959 fu perforato un pozzo tubolare e in quello stesso 1959 fu innalzata la torre/serbatoio: a conferma che l’area su cui sorge il quartiere Romiti, nelle strette vicinanze del fiume Montone, sin dall’antichità ha dimostrato di possedere grandi quantità d’acqua sotterranea.
Il terreno su cui sorse il manufatto idraulico demolito era, ed è, di proprietà del Comune di Forlì che lo acquistò nel 1950 per la realizzazione della scuola elementare. In seguito furono costruiti la “Scuola media n. 7” (oggi non più presente perché demolita), il palazzo dello sport e le più recenti scuole media e materna.
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