Il bellissimo gatto Aurelio, forse il più famoso micio di Forlì, era un “trovatello” ed era stato adottato dai negozianti del loggiato del palazzo comunale. Per trascorrere una comoda vita urbana, aveva eletto a propria dimora la storica profumeria Fiorentini: sul retro aveva la ciotola e la lettiera, nel mezzanino un divanetto per riposare e sul pavimento una comoda moquette per farsi le unghie. Di indole socievole non rifiutava mai una carezza dei clienti o dei passanti e il suo veloce adattamento all’ambiente dei negozi lo fece presto apparire disponibile e salottiero. Il nome gli era stato assegnato in omaggio al grande forlivese Aurelio Saffi, titolare della piazza maggiore della città. Tutti lo conoscevano.
Aurelio era stato abbandonato ancora cucciolo in una scatola su di un autobus. A trovarlo fu una signora che lo accolse nella propria abitazione nel centro storico, ma il piccolo felino dimostrò presto la voglia di gironzolare preferendo la vivacità della piazza e le frequentazioni dei loggiati alla tranquillità domestica. Fu lui a “scegliere” il negozio di Fiorentini, racconta Franco, il titolare, forse per il profumo che usciva dai locali, forse per la vivacità dell’attività, forse per il tocco mondano che emanava. Fatto sta che Aurelio entrò a tutti gli effetti a far parte di quella famiglia. Accolto, curato e coccolato, divenne popolarissimo. Il “padrone della piazza”. La mascotte. Sempre sulla porta del negozio accoglieva le clienti che immancabilmente lo chiamavano col nome: Aurelio. E se avesse avuto un cognome? Fiorentini.
Aurelio, che per la fama si è meritato anche citazioni giornalistiche, è morto nel 2014.