A partire dai primi del ‘900, la grande pianura alluvionale di Sant’Eufemia in Calabria fu sottoposta ad un’imponente bonifica. Allo scopo furono istituiti alcuni consorzi e società di bonifica che intervennero nella realizzazione delle grandi opere. Per ovvi motivi economici il regime fascista spinse la realizzazione della grande colmata e promosse l’impiego di mano d’opera proveniente dal nord. Alcune famiglie di Forlì accolsero l’invito e lasciarono la Romagna per cercare lavoro e sostentamento nella cosiddetta “Bonifica integrale”.
Ma la migrazione delle famiglie del settentrione non incontrò sempre l’approvazione dei lavoratori e dei proprietari locali. Per questo e per la durezza del lavoro, gli immigrati non ebbero vita facile. L’immagine a corredo di queste righe è una cartolina postale sulla quale non risulta leggibile la data di spedizione. La bonifica di Sant’Eufemia si chiuse con l’avvento degli anni ’30.