Presentato il 21 agosto 2017 in anteprima nazionale, il trailer della docufiction storica sul celebre patologo forlivese G.B. Morgagni destinato alla proiezione nei monitor presenti negli ospedali della Romagna. La docufiction, che fa parte del progetto sul celebre patologo forlivese G.B. Morgagni ideato dal gruppo Ausl Romagna Cultura, è stata girata dal regista Cristiano Barbarossa. Attore protagonista Riccardo Mei.
G.B. Morgagni e’stato il patologo forlivese che ha rivoluzionato la medicina e ha fondato la patologia moderna. Francesco Puccinotti, storico ottocentesco della medicina, scrisse con enfasi di Morgagni che: … se tutte le scoperte anatomiche fatte da lui dovessero portare il suo nome, forse un terzo delle parti del corpo umano, si nominerebbe da lui…
L’iniziativa della docufiction nasce da un’idea del gruppo Ausl Romagna Cultura, all’interno del progetto “G.B.Morgagni Sua Maestà Anatomica”, che aveva già visto, nel 2015, l’organizzazione di un convegno storico–scientifico in collaborazione con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e la realizzazione di un sito Internet dedicato, a cura del Liceo Scientifico e Classico di Forlì e con il contributo del Lions Terre di Romagna. Il gruppo Ausl Romagna Cultura è stato costituito con delibera nel 2016 e si occupa di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico-storico culturale.
Abbiamo raccontato la sua vita – spiega il regista Barbarossa – su un piano parallelo e sfruttando il linguaggio tanto del documentario, per raccontare il Morgagni che oggi è presente nelle strutture e nei medici della sua terra, quanto della docufiction, per illustrare le varie fasi della sua vita di scienziato, percorrendo un viaggio ideale tra presente e passato, tra eredità pienamente raccolta e storia. E lo faremo attraverso le varie età, sia quelle a cui fa riferimento lo scienziato forlivese, sia quelle delle persone che in questo territorio incontrano il nome di Morgagni: dallo studente, appunto, in procinto di iniziare l’anno scolastico nel Liceo Morgagni, passando per i suoi compagni di scuola un po’ più grandi che si stanno occupando di dedicare un sito a “Sua Maestà Anatomica”, ai giovani medici che lavorano sul territorio, ma anche a quelli che come Morgagni sono dovuti espatriare.
La docufiction è stata girata, per le riprese moderne, nell’ospedale di Forlì , presso l’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, Anatomia Patologica e Otorinolaringoiatria, dove sono state girate delle scene con il prof. Claudio Vicini, che utilizzava il robot “Da Vinci” insieme ad altri medici provenienti da tutte le parti del mondo. La troupe si è poi recata all’Irst di Meldola, per riprendere laboratori e intervistare i ricercatori. Sono state effettuate riprese nei Licei Classico “G.B. Morgagni” e Scientifico “Paulucci De Calboli” (dove sono stati coinvolti studenti e docenti), in vicolo Gaddi e in altri luoghi del forlivese come la biblioteca Comunale. Per le riprese storiche con le comparse in costume, sono stati invece utilizzati il palazzo dei Commissari di Terra del Sole, gli splendidi giardini delle Terme di Castrocaro, le biblioteche di Forlì e Faenza, la bellissima antica farmacia di Lugo e, nel faentino, palazzo “Milzetti” (museo nazionale dell’età neoclassica in Romagna) e la biblioteca. Tante le comparse locali coinvolte in ogni ruolo, dai figli/e del Morgagni agli assistenti, a nobili e popolani.
Il regista ed autore, Cristiano Barbarossa, ha realizzato svariate puntate di Superquark e numerosi programmi televisivi per la Rai. Ha vinto un Premio Giornalistico Ilaria Alpi, il Roma Fiction Fest, il Premio Flaiano, oltre ad altri premi e ad aver ricevuto la Nomination per i Premi Cinematografici Globi d’Oro. I suoi lavori sono stati trasmessi in Francia, Spagna, Giappone, Australia, Olanda, Portogallo, Irlanda. Il personaggio di G.B. Morgagni è stato interpretato da Riccardo Mei. Doppiatore, attore e cantante, è ormai da venti anni la voce per eccellenza della televisione italiana: spiega le frontiere della scienza su Superquark, viaggia per il mondo con Alle falde del Kilimangiaro, illustra i documentari estremi della serie Tabù di National Geographic, in onda su Sky, racconta i misteri della scienza in Voyager. E’ la voce caratteristica ed espressiva che si ascolta in innumerevoli programmi e che interpreta racconti dei grandi autori della letteratura mondiale nelle Short Stories per il gruppo Repubblica-L’Espresso. Anche per la troupe, presenze di professionisti del settore: alle scenografie e costumi Carlo del Giudice, al suono in presa diretta Daniele Ingrati, mentre direttore della fotografia Alessandro Galluzzi.
La produzione, realizzata con il contributo dell’Istituto Oncologico Romagnolo in primis, di Formula Servizi, Daniele Versari di Estados Cafè, il Grand Hotel Forlì e la collaborazione gratuita della cooperativa Raggio di Sole ONLUS, Franca – Rossella e Sarita del negozio di parrucchiera “Tagli e dettagli” di Lugo, la make up artist forlivese Apollonia Tolo e la sua collaboratrice Arianna Farolfi, la truccatrice Noemi Latino, la Fondazione Cassa di Risparmio Banca del Monte di Lugo, Mario Frontali, il Conservatorio musicale di Cesena, la Pro Loco di Terra del Sole e le Terme di Castrocaro. Molte le collaborazioni artistiche, come quella con il noto musicista Roberto Costa, che ha offerto gratuitamente la sua opera per la realizzazione della colonna sonora. Costa, forlivese d’origine, e’ stato arrangiatore per numerosissimi artisti nazionali come Lucio Dalla , Ivan Graziani, Ron, Luca Carboni, Mina, Gianni Morandi, Luciano Pavarotti e tanti altri, nonché autore e produttore di musiche per spettacoli teatrali e televisivi su circuito nazionale.
Il gruppo Ausl Romagna Cultura, costituito nel febbraio 2016 con delibera del Direttore Generale, ha come obiettivo la valorizzazione del patrimonio artistico, documentale e archivistico dell’AUSL Romagna, la diffusione della conoscenza delle figure dei grandi medici della Romagna, la realizzazione di iniziative di divulgazione scientifica e culturale dell’AUSL Romagna in collaborazione con enti e associazioni, nonché la promozione di progetti culturali in collaborazione con Università ed altri Enti. È suddiviso in tre aree: Storia della medicina, grandi medici romagnoli e divulgazione scientifica (coordinata da Stefano De Carolis), Patrimonio storico-artistico-archivistico AUSL della Romagna (coordinato da Sonia Muzzarelli) e Comunicazione (coordinata da Tiziana Rambelli).