Gaddidattica 2019 è un percorso didattico dedicato all’opera lirica che si è concluso il 3 giugno 2019 al Museo Romagnolo del Teatro di Palazzo Gaddi a Forlì. Si è trattato di un tragitto alla scoperta della musica lirica curato dall’Associazione “Forlì per Giuseppe Verdi” e promosso dal Servizio Cultura e Turismo del Comune di Forlì.
Gli alunni della scuola primaria “Diego Fabbri” (classi 5ªA, 5ªB, 5ªC ) e della scuola secondaria di primo grado “Caterina Sforza” (classi ªA, 2ªB, 2ªC, 2ªD, 2ªE ) coordinati e diretti da Filippo Tadolini ed accompagnati dal pianoforte del maestro Pia Zanca, hanno affiancato alcuni artisti professionisti nella messa in scena di “Macbeth. Ovvero Il calle della Potenza”, riadattamento dell’opera di Giuseppe Verdi. In scena oltre agli alunni e ai cantanti Ufuk Aslan, baritono, Federica Venturi, soprano, Eleonora Benetti, soprano, Burcu Büşra Sezgın, mezzosoprano, Anastasia Egorova, soprano, si sono esibiti anche i mimi Nicol Benazzi, Ania Mitrini e Sara Pruni. Lo spettacolo ha visto inoltre la collaborazione delle classi 3ªE, 4ªE, 4ªF dell’Istituto Tecnico “Saffi-Alberti”, indirizzo Sistema Moda che hanno realizzato i costumi di scena.
Il Museo Romagnolo del Teatro di Palazzo Gaddi è il luogo della memoria storica del teatro lirico a Forlì. Quindi è quantomai giusto che un progetto didattico che si ponga l’obiettivo di avvicinare le scuole del territorio debba partire proprio da tale luogo.
Il Macbeth di Verdi, titolo dagli importanti contenuti etici ed al contempo di grande suggestione estetica – oltre che legato ad un famoso personaggio forlivese della storia del bel canto romantico, il soprano Eugenia Savorani Tadolini – è stato proposto alle classi delle scuole elementari e medie della città come filo conduttore di un percorso alla scoperta di tutti gli aspetti che concorrono alla definizione di uno spettacolo d’opera: dal canto alla macchina del palcoscenico, dalle scenografie ai costumi, dalla storia alla letteratura.
L’opera è stata rielaborata musicalmente e drammaturgicamente affinché gli studenti potessero divenire interpreti delle parti corali e quindi essi stessi protagonisti. Lo spettacolo è il frutto di un intenso anno scolastico di attività legate alla scoperta del melodramma italiano, nella convinzione che gli adulti di domani possano riconoscere e dare valore alla straordinaria creatività che sta alla base di una forma d’arte che ci rende unici al mondo.