Eron è lo pseudonimo del riminese Davide Salvadei che la Treccani definisce: “tra i più dotati e virtuosi interpreti della scena dell’arte urbana e della pittura contemporanea”. A lui lo Street Art Festival Forlì 2018 ha destinato il pregiato vicolo San Domenico lungo il percorso che porta al moderno tempio della cultura forlivese: il San Domenico, appunto. Anche in questo caso il tema riguarda la Costituzione, e in particolare la famiglia.
Eron è lo straordinario artista che ha avuto la forza di rompere gli schemi portando l’arte da strada fin dentro una chiesa. Suo è infatti il sorprendente cielo realizzato sul soffitto di San Martino in Riparotta nel riminese che tanto ha fatto parlare la stampa. Il titolo porta un augurio di convivenza eterna fra la strada e l’Altissimo: “Forever and ever”. Oltre i pregiudizi.
L’artista romagnolo è capace di rendere invisibile il confine tra disegno e realtà. Ancora dalla Treccani: “Emblematico in tal senso è l’episodio che vede coinvolto nel 2014 un operaio chiamato alla riverniciatura delle pareti del Museo d’Arte di Ravenna, il quale, non accorgendosi della finzione pittorica di un buco che l’artista aveva realizzato sul muro per l’esposizione appena conclusa, lo stuccò“.
www.thebridgesofgraffiti.com elenca le manifestazioni internazionali in cui Eron ha esposto: la Biennale di Venezia, Chelsea Art Museum di New York, Horizon One Gallery – Museum of Modern Art – El Cairo, Palazzo delle Esposizioni di Roma. Palazzo della Permanente di Milano, PAC – Padiglione Arte Contemporanea di Milano, Civic Centre Ozumba di Lagos – Nigeria, Mcro – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, Italian Cultural Institute di New York. I suoi lavori sono distribuiti, ovviamente, in tutto il mondo.
A Forlì i panni stesi del murale di vicolo San Domenico rappresentano la famiglia, ma trovandosi ai limiti dei luoghi forlivesi già abitati dagli ebrei Eron ha voluto impreziosire ulteriormente il suo capolavoro con un tocco di genialità.
