Don Gaetano Lugaresi nacque a Durazzano di Forlì il 6 marzo 1910. Fu ordinato sacerdote il primo aprile 1933 a Borghetto Lodigiano dove era parroco monsignor Giuseppe Rolla, da poco nominato Vescovo della Diocesi di Forlì. Lo stesso monsignor Rolla, che nel corso del suo mandato seppe valorizzare i collaboratori più capaci, chiese al neo sacerdote di dedicarsi alla costituzione di una scuola di canto sacro. Don Lugaresi prese a cuore il progetto tanto che nel corso della festa della Madonna del Fuoco dell’anno successivo vennero proposti momenti di canto e musica sacra di grande livello.
Don Lugaresi fu cappellano in San Biagio e direttore dell’Istituto San Luigi che in quel periodo era l’unico oratorio della città di Forlì. Nel 1935 fu designato cappellano in San Mercuriale e nel 1939 in Santa Lucia. In quegli anni fu anche assistente diocesano della Gioventù Cattolica, insegnante di religione al Ginnasio e all’Istituto Tecnico Industriale, nonché insegnante di lettere in seminario.
Nel 1942 venne nominato parroco di San Martino in Villafranca. Qui, nel periodo della guerra e dell’occupazione tedesca, si prodigò con generosità e coraggio nell’assistenza ai parrocchiani e accettò, con serena fermezza, i rischi della collaborazione con quanti operavano nella Resistenza condividendone gli ideali e le aspettative. Per questo fu catturato e imprigionato nel carcere che le SS tedesche avevano allestito presso l’ex Brefotrofio di Forlì subendo le dure conseguenze del caso. Nello stesso luogo furono incarcerati molti altri antifascisti e partigiani, tutti sottoposti a duri interrogatori e a sevizie. Don Lugaresi, alcuni altri parroci e l’avvocato Oreste Casaglia uscirono vivi da quel carcere soprattutto grazie all’interessamento del vescovo Rolla. Tutti gli altri furono fucilati nelle vicinanze dell’Aeroporto Ridolfi nel corso degli eccidi del settembre 1944.
Ritornò a San Martino in Villafranca verso metà ottobre di quell’anno dove, come ebbe modo di testimoniare, lo attendevano i giorni più tragici prima della liberazione. Bombardamenti aerei e cannonate distrussero completamente la chiesa, la canonica e molte altre case facendo 18 morti civili, oltre ai caduti di guerra. Da ultimo, la sera del 10 novembre, i pochi tedeschi rimasti fecero saltare in aria l’unico edificio rimasto in piedi: il campanile. Dopodiché, la parrocchia rimase senza chiesa ed il parroco senza casa fino al 1955. Lugaresi riuscì a ricostruire tutto. Continuò la sua prolifica attività, soprattutto verso i parrocchiani, distinguendosi anche come compositore di canti sacri che ancora oggi vengono eseguiti. Morì il 3 luglio 1975.
Domenica 14 ottobre 2018, presso la Chiesa Parrocchiale di San Martino in Villafranca di via Lughese è stato scoperto un busto a lui dedicato. L’opera dell’artista forlivese Angelo Ranzi è stata collocata nell’area verde adiacente alla via dedicata allo stesso don Lugaresi. Alla cerimonia sono intervenuti: Davide Drei, sindaco di Forlì; Patrizia Carpi, coordinatrice del Comitato di quartiere; il parroco don Stefano Vasumini; l’artista Angelo Ranzi e Gabriele Zelli.
La realizzazione di questa pagina è stata possibile grazie alla collaborazione di Gabriele Zelli.