Diario Forlivese di Filippo Guarini (1863-1920). Dagli archivi della Biblioteca Civica Aurelio Saffi
Forlì. Biblioteca Civica Aurelio Saffi; 11 giugno – 12 settembre 2021.
Mostra a cura di Marino Mambelli.
Il percorso diaristico di Filippo Guarini (1839-1921), nobile forlivese di cui Nel 2021 si ricordano i 100 anni dalla scomparsa, inizia il 5 gennaio 1863. Si tratta di un cammino quotidiano che oggi, grazie a 15 volumi manoscritti, accompagna lo studioso locale fino al 1920. Ho registrato queste memorie non con vanità di Istoriografo, né con eleganza di letterato – spiega l’autore – perché in verità questo non è nell’indole mia pacifica, tranquilla e aliena da qualunque idea di ambizione, ma semplicemente per fornire materia quandochessia a chiunque amerà di scrivere qualcosa sulle vicende dei curiosi tempi che corrono […]. Qualunque sia l’utilità […] avrò se non altro la compiacenza di aver fatto qualcosa pel mio paese che amo teneramente.
I temi trattati sono numerosi: il meteo, la politica, la religione, le morti, la mondanità, la beneficenza, gli eventi. Man mano che passano gli anni aumentano gli opuscoli incollati alle pagine: sono manifesti elettorali, tessere, programmi ippici, spettacoli di teatro e cinema, annunci politici, proposte elettorali. E’ soprattutto da questo materiale che è stato attinto per dar corpo alla piccola mostra allestita all’ingresso della biblioteca Aurelio Saffi.
Filippo Guarini, che partecipò alla seconda Guerra d’Indipendenza, divenne poi un esponente di spicco del conservatorismo cattolico. Fu direttore della Biblioteca e consigliere comunale. Collaborò col Carducci alle Cronache di Leone Cobelli, pubblicò Notizie storiche e descrittive della Pinacoteca comunale di Forlì e I terremoti a Forlì in varie epoche. Ma la sua impresa più conosciuta è il Diario Forlivese, opera attraverso la quale si diletta a conversare con un interlocutore futuro che a volte definisce: lettor mio bello.