Csa sit la vecia ad Mazzoni ch’la dis sempar ad no? Chi sei la vecchia di Mazzoni che dice sempre no?
La protagonista di questo detto non ha un nome. Giunge alla memoria dei forlivesi attraverso tre dati salienti: vecchia, Mazzoni e il “no” che lei stessa opponeva ad ogni interlocutore. La vecia ad Mazzoni appariva come un’anziana irriducibile, avvezza a non accontentare alcuno. Negando costantemente ogni cosa. A priori. La simpatica vecchina, però, aveva un motivo vero per il suo strano comportamento.
Lei era l’anziana proprietaria di una drogheria e rivendita di sali e tabacchi che tutti chiamavano ad Mazzoni perché si trovava al piano terra di casa Mazzoni nel borgo Schiavonia. La poveretta era affetta da un tic nervoso che le faceva muovere di continuo la testa. Così il cliente, mentre chiedeva un sigaro, vedeva la vecchia scuotere la testa e dire di no, di no, di no. E qui il dialogo tra l’uomo e la donna: “Perché dice di no? Non me lo vuol dare? Ma io voglio pagare”. E tutto ciò accadeva mentre la vecia ad Mazzoni, che cercava di abbreviare il momento di disagio, si affrettava a consegnare il sigaro che il cliente le aveva chiesto.
Questo bellissimo modo di dire di Forlì è liberamente tratto da La Piè, la rivista romagnola per eccellenza.