Collina, proprio come la leggiamo sul dizionario Palazzi: elevazione di terreno che non supera i 600 metri. Latino tardo: collinam. Antonio Polloni, su Toponomastica romagnola scrive: Toponimo comune di borghi raccolti sopra modeste elevazioni. S. Apollinare in Collina (Forlì), S. Biagio in Collina (Brisighella), Collina (Val Conca)… La denominazione di Collina – leggiamo sul periodico d’inizio ‘900 La Madonna del Fuoco – forse viene a questa chiesa (S. Apollinare in Collina nda) perché è situata sul primo colle del territorio forlivese, non molto lungi dal fiume Rabbi che ne bagna a ponente i confini. Dal luogo si gode un vasto e bello panorama e si respira un’aria balsamica e pura.
Il territorio in esame è ricco di toponimi significativi come Belvedere o Monte Rosso. Ma il più interessante è Monte di Collina, dove Collina, ormai diventato il toponimo di riferimento della zona, viene supportato da un’ulteriore coronimo per ridefinirne e sottolinearne lo stato dei luoghi.
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