Il 16 gennaio 1925 a San Varano si verificò un incidente stradale che turbò profondamente la cittadinanza. Quattro bambini al rientro da scuola furono travolti e uccisi da un autocarro delle Terme di Castrocaro. La tragedia si consumò sulla via Firenze e in quel luogo, in angolo con l’attuale via Delle Chiaviche, grazie ad un comitato appositamente costituito fu eretto un monumento votivo a ricordo delle quattro giovanissime vittime. A prestare gratuitamente la realizzazione artistica de “Il Girotondo” (o “La Pietà”) fu lo scultore e architetto Roberto De Cupis che vide la realizzazione dell’opera grazie ad un finanziamento sostenuto da molti forlivesi.
Il 17 gennaio “Il Popolo di Romagna” scriveva: «Un autocarro condotto da Bianchini Aldo ha investito un gruppo di scolari uccidendone due sul colpo, Bertini Domenico e Campani Maria, due in ospedale, Bandini Paola (sorella del celebre Ilario, ndr) e Monti Antonio. Bertini Aldo è rimasto ferito. Corteo funebre per Forlì fino al cimitero di Villa Rovere»
Le cronache dell’epoca diedero ampio spazio alla tragedia e altrettanto alla realizzazione del monumento. Nella sua creazione De Cupis (Roma, 1900 – Forlì, 1975) s’ispirò al gioco infantile del girotondo, felicemente ottenuto dalle quattro croci in cerchio che formano la cappella al centro della quale è collocata “La Pietà” rappresentata da una madre che abbraccia e sostiene il figlio privo di vita. La donna spinge lo sguardo in alto al cielo per chiedere che le venga data la forza per sopportare quello che è il più intollerabile dei dolori.
L’opera fu inaugurata il 12 gennaio 1928. Così scriveva ancora “Il Popolo di Romagna”: Inaugurazione del ricordo Marmoreo dei quattro scolari investiti e uccisi da un autocarro a San Varano. Costituito un comitato per creare un’opera d’arte a ricordo con la dedica: Come fiori recisi dal Destino / il 16 gennaio 1925 / quattro bimbi / uscendo dalla scuola / ebbero spezzata la vita / da cruento autocarro / La pietà del popolo / sul ciglio lagrimato / volle questo monumento.
Dopo un primo intervento conservativo eseguito negli anni Ottanta, il coinvolgente monumento, che oggi è del Comune di Forlì, ha nuovamente sentito la grande necessità di un restauro. A distanza di sei anni dall’allarme per il preoccupante stato dell’opera lanciato da Marco Viroli e Gabriele Zelli, i nuovi lavori si sono conclusi positivamente grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale, della Fondazione Cassa dei Risparmi, del Comitato di Quartiere San Varano e al contributi di numerosi cittadini.
L’intervento di restauro è stato eseguito dal Laboratorio di Andrea Giunchi. All’inaugurazione, avvenuta il 10 maggio 2019, sono intervenuti: il sindaco di Forlì Davide Drei, il figlio dello scultore Ettore Maria De Cupis e Carla Cecchi coordinatrice del Quartiere San Varano.
La realizzazione di questa voce di Forlipedia è stata possibile grazie alla collaborazione di Gabriele Zelli.