Nel quartiere Spazzoli si trova una via intitolata a Giuseppe Renzi, capitano nato a Forlì nel 1897 e morto in Africa Orientale il 20 dicembre 1937. Era sposato con Clotilde Gori.
Fu decorato di medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione: Comandante di compagnia indigeni, in aspro combattimento contro preponderanti forze ribelli, accesosi in posizione estremamente sfavorevole, sosteneva per oltre mezz’ora in violenta lotta l’irruente attacco avversario distinguendosi per ardimento, decisione e sprezzo del pericolo. Successivamente nel generoso tentativo di parare la minaccia su di un fianco del battaglione, assalito da forze superiori, primo fra tutti impegnava violento corpo a corpo, due volte ferito persisteva con eroica fermezza finché, premuto e circondato da ogni parte, cadeva con i pochi fedelissimi ascari a lui vicini, dopo strenua difesa contro un nemico sempre incalzante e bene armato, sorpreso ed ammirato insieme alla rivelazione di tanto eroismo. Superbo esempio di cosciente ardimento e di virtù guerriere. Alture di Gosc-Mens, 20 dicembre 1937.
Renzi aveva partecipato alla Prima guerra mondiale ed era stato prigioniero. Fu capo manipolo della Milizia e fattorino nelle regie Poste. Superati gli esami fu promosso “Ufficiale di seconda classe” all’ufficio telegrafico di Forlì. Fu poi lui stesso istruttore e direttore di corsi premilitari presso Villafranca.
Capitano di complemento fu inviato a combattere in Africa Orientale dove fu impiegato nei combattimenti per circa due anni, fino alla sua morte. Ai funerali, che si svolsero nella Cattedrale circa un mese dopo il decesso (tempi necessari al rimpatrio della salma), parteciparono il colonnello Curli in rappresentanza del Prefetto, il console Gigli (vice comandante della Gil), il direttore provinciale delle Poste cav. uff. D’Aragona, il fiduciario dell’Associazione provinciale delle Poste cav. Semprini e molte altre autorità.