Sgond dov ch’la chèsca: secondo dove cade. Il significato di questo bellissimo detto forlivese è facilmente traducibile: vediamo se mi conviene.
Il fatto. L’azdòra che stava tirando la sfoglia par fê’ l’amnëstra si rivolse all’amico presente invitandolo al pranzo di famiglia. Quest’ultimo alzò la testa e, apprestandosi a rispondere, vide che dal naso della massaia penzolava una goccia biancastra. Tentennò. E la donna, credendo in un atto di cortesia o timidezza, ripeté animatamente l’invito. A quel punto l’uomo osservando la goccia che aveva preso a dondolare pericolosamente rispose: sgond dov ch’la chèsca.
Il destino volle che quell’emulsione opalina finisse proprio sulla sfoglia e l’amico si scusò dicendo di non poter rimanere a pranzo causa un affare importante.
Questo bellissimo modo di dire di Forlì, è liberamente tratto da La Piè, la rivista romagnola per eccellenza.